Un thriller partorito dalla Realta'. Una storia gialla dove non c'e' un cadavere e non c'e' delitto perche' la Legge che lo definisce non esiste ma paradossalmente questa stessa potrebbe essere l'arma per uccidere migliaia di blogs'. Una storia che sembrerebbe riguardare solo quelli perennemente On Line ma non e' cosi'. Una sporca vicenda che l'Avatar cyberdetective Veleno Romano seguira' e tentera' di sbrogliare per il suo committente. Te che leggi!

mercoledì 3 dicembre 2008

Un simpatico Killer

I fatti e la VI relazione al committente... tutto insieme stavolta. Spengo la cicca proprio mentre finisce il video di Cassinelli. Mi rigiro fra le mani lo stampato del suo pdf, quello che chiama la proposta versione 2.0. Lo guardo per l'ennessima volta e mi riprometto di rivedere il video. Certo e' che il documento e' quello classico per questo genere di cose... ad esempio

ART. 2 [omissis] 2. Dopo il comma 4 dell’articolo 1 della legge 7 marzo 2001, n. 62, è inserito il seguente comma 5: « 5. Nelle fattispecie di cui all’articolo 1, comma 4, lettera a), la validità della registrazione del prodotto editoriale realizzato su supporto cartaceo è estesa al prodotto editoriale pubblicato sulla rete internet purché quest’ultimo ne indichi gli estremi al proprio interno ».

Che diciamolo non e' il massimo del digeribile per la maggior degli Italiani me incluso ma e' anche vero che i commentatori esistono apposta per questo, anche se spesso servirebbe un commentatore per spiegare cosa dicono i commentatori. Pero' devo dire che anche un misero cyberdetective sfigato come me qualcosa l'acchiappa di questa proposta; per dirne una sulla quale pone l'accento anche il Cassinelli, citiamo questa:


ART. 3.
1. L’articolo 16 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, è interamente sostituito dal seguente: « art. 16 (Omessa registrazione) - 1. Chiunque intraprenda la pubblicazione di un prodotto editoriale periodico senza che sia stata eseguita la registrazione di cui all’art. 5, ove richiesta, è punito con la sanzione amministrativa sino a euro 500. 2. La stessa sanzione si applica a chiunque pubblica un prodotto editoriale non periodico, del quale non risulti il nome dell’editore né quello dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non conforme al vero ».

E cosa dice L’articolo 16 della legge 8 febbraio 1948 ?


Legge 8 febbraio 1948, n. 47 Art. 16 - (Stampa clandestina) Chiunque intraprenda la pubblicazione di un giornale o altro periodico senza che sia stata eseguita la registrazione prescritta dall'art. 5, è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire 500.000. La stessa pena si applica a chiunque pubblica uno stampato non periodico, dal quale non risulti il nome dell'editore né quello dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non conforme al vero.

E bravo il Cassinelli! Si presenta come potenziale killer del blogger e invece rivolta l'arma verso il criticatissimo vecchio articolo di legge sulla stampa clandestina e tende il dito sul grilletto. Il cattivo, come nella migliore tradizione del giallo all'americana classico, fa il colpo di scena e subito pensiamo che forse non e' cattivo come credevamo. Fra l'altro e' comunicativo, simpatico, disponibile, tanto disponibile che sta partecipando in prima persona alla discussione in corso su Facebook, rispondendo alle domande e alle richieste di chiarimenti. Pone l'accento sull'articolo "stampa clandestina" da sostituire citando il caso Ruta (di cui ti ho accennato nel precedente rapporto) con toni scandalizzati. Maledettamente simpatico e gentile... Porca puttana! Mi devo scrollare di dosso la "sindrome di Stoccolma" che mi sta intorpidendo, il mio incarico e' di difendere il blogger. Devo per dovere professionale essere diffidente. Mi ripeto diverse volte il Mantra magico -"Timeo Danaos et dona ferentes"- e istantaneamente riprendo tanto controllo di me da ricordarmi che e' tempo di accendere un'altra sigaretta. Ma gli articoli che riguardano Internet in genere e siti e blog amatoriali in particolare che dicono? Come sintesi piuttosto anodina cominciamo a vedere un articolo di Punto Informatico

Link all'articolo di Punto Informatico

Poi devi sapere che un punto centrale della discussione sulla proposta di Cassinelli e' quello di cosa traccia il limite fra un sito amatoriale anche di un certo successo e quello di uno "imprenditoriale" e qui che lo scambio di opinioni e' decisamente vivace anche se civilissimo. In Facebook quelli che partecipano attivamente e presubilmente anche i "silenti" sono divisi in due schieramenti non conflittuali fra loro. Diciamo che un certo
numero, forse di leggera minoranza ma non li ho contati, vedono molto positivamente e con grande fiducia la credibile apertura al dibattito di Cassinelli, altri spulciano con attenzione tutti i risvolti delle sue parole e propongono scenari ottimamente aderenti a casi reali. Qui ti dovrei fare un lavoro di copia e incolla e sintesi delle parti omesse per non storpiare il senso degli interventi che onestamente esula dai talenti di un misero "private eye" nel ruolo di "Blogger guard". Pero' leggi la pagina che segue. Puo' essere considerata emblematica delle posizioni piu' scettiche.

Valentino Spataro scrive...
http://itv.iusseek.eu/visual.php?num=66940

Effettivamente quando si fa una norma, si deve per forza tracciare una linea definita e inevitabilmente si puo' danneggiare chi sta appena al di qua e al di la' del confine. E nel mondo delle tecnologie digitali questa "zona grigia" puo' essere decisamente ampia. E la zona grigia corrisponderebbe potenzialmente a quella dello sviluppo ovvero siti e blog che sono in crescita, magari perche' nati come iniziativa individuale senza pretese, si trovano vuoi tu per fortuna o per talento ad avere un successo che stimola a tentare l'impresa imprenditoriale. E questo nella situazione economica attuale che sappiamo, sarebbe un danno all'economia in genere e non solo ad Internet. Appunto come ho detto e ridetto nelle puntate precedenti, questa e' una sporca storia. Un giallo che nonostante i colpi di scena e gli effetti speciali all'americana, e' un giallo all'italiana dove il detective deve seguire piste sottili e quasi invisibili che si diramano in un'infinita' di strade laterali. Dove l'investigatore, piuttosto che fare pedinamenti, deve leggere un'infinita' di scartoffie. Dove i fatti e le opinioni si fondono continuamente, in un gioco dove la parola "virtuale" diventa il reale... e dove un povero investigatore privato di terz'ordine come il vostro Veleno Romano, piuttosto che usare il revolver, deve bere un sacco di caffe' e fumare quintali di sigarette.



Link al blog di Cassinelli
Link al pdf della sua attuale proposta

(segue)


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